Donna che scrive
È la fame che le apre la gola:
un cucchiaio di consonanti,
una spatola di osso sul palato.
In quelle ore si trasforma
dalla sponda del tavolo all’armadio
il corpo mangia se stesso nel riflesso.
Intorno ruotano i pipistrelli
uno stridere cieco che si unisce
al suo battere di unghie sopra i tasti.
Se chiude gli occhi
la stanza si scompone.
Allora scopre da dove viene il terrore.
Dal chiodo dentro il tronco dell’albero di ieri
dal fungo esploso di notte
di un enorme marrone.
Mulher que escreve
A fome abre-lhe a garganta:
uma colher de sopa de consoantes,
uma espátula de osso sobre o palato.
Nessa altura transforma-se
do canto da mesa ao armário
o corpo come-se a si mesmo no reflexo.
À volta rodam os morcegos
um uivo cego que se une
ao ruído das unhas no teclado.
Fecham-se os olhos
o quarto decompõe-se.
Descobre então de onde vem o terror.
Do prego no tronco da árvore de ontem
do fungo que explodiu à noite
de um enorme castanho .